L'Artista

Mi presento.

Romano di nascita ma di casa in Versilia, Emanuele Giannelli è un artista visceralmente provocatorio, amante dalla contemporaneità e delle sue derive autodistruttive. Nelle suo opere, equilibrio perfetto tra arte figurativa e arte concettuale, l'artista immortala tutto il caos del contemporaneo, senza darne giudizio ma rimanendo spettatore, sospeso tra dubbi e possibilità.

Novità 2023

GIANNELLI GIOIELLI

E se potessi indossare un'opera d'arte?
Le sculture di Emanuele Giannelli diventano gioielli da indossare.

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Eventi e news

Ecco le ultime novità sulla mia attività.

Febbraio-maggio 2025

GIANNELLI. IL CIELO SOPRA FIRENZE

FIRENZE. Era il 2022 quando portai Mr Arbitrium, il mio gigante di oltre cinque metri, a Firenze. Splendida accoglienza e grandi emozioni. Tre anni più tardi, il capoluogo toscano torna ad ospitare non uno ma ben tre delle mie opere monumentali più iconiche: THE WATCHER. Là dove anni fa c'era Mr Arbitrium, appoggiato alla Basilica di San Lorenzo, dal 19 febbraio troverete The Watcher, gigante visionario di cinque metri che si serve dei suoi potenti binocoli per scrutare il cielo, l'universo e oltre. KORF 17. Grande novità saranno i due KORF dell'altezza di cinque metri ciascuno posizionati in Piazza del Duomo, davanti a Palazzo Strozzi Sacrati. Non vi nascondo la grandissima emozione nel pensare che i miei visionari dalle braccia conserte si troveranno a pochi metri dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore e che il loro sguardo sarà rivolto verso la Cupola del Brunelleschi! L'inaugurazione è mercoledì 19 febbraio alle 11:45 presso la Regione Toscana, Palazzo Strozzi Sacrati, Piazza del Duomo. A presentare l'evento il Presidente della Regione Eugenio Giani e il Monsignor Marco Domenico Viola, che ringrazio fin da ora.


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Giugno-settembre 2025

IL CAOS E L'UOMO. CONTEMPORANEA TENSIONE

MILANO. Sono molto lieto di annunciare la mia prossima mostra, ospitata in un luogo suggestivo e calzante come la Fabbrica del Vapore di Milano, un complesso industriale di prodotti rotabili tranviari e ferroviari divenuto oggi polo culturale ed espositivo del Comune di Milano. Un luogo in grado di accogliere le mie opere, figlie della rivoluzione industriale e tecnologica, nel palcoscenico perfetto. La mostra prevede l’installazione di circa cinquanta sculture, suddivise tra singole e gruppi scultorei. Tra esse troviamo i Kiribati, i Korf, i Sospesi, Stati di allerta, Mr. Arbitrium Mirrored, I Monkey Tribù, The Watcher, Dizzy, Cacciatore di Batteri e molti altri. Particolare attenzione è stata riservata all’allestimento delle opere, sviluppato a partire dai principi di design umanistico che guidano il lavoro del rinomato studio Nava + Arosio Studio di Milano. Il percorso espositivo è stato concepito per coinvolgere attivamente lo spettatore, offrendogli la possibilità di vivere l’esperienza sia come osservatore, sia di diventare parte integrante dell’allestimento. Questo è stato reso possibile grazie al progetto illuminotecnico di WAVE Light Studio che con la collaborazione di PUK Lighting Italia ha concepito degli effetti luminosi notturni in grado di conferire alle opere una visione drammatica e coinvolgente. Nella Sala Bianca gli apparecchi di illuminazione saranno invece di Ilmas Lighting, azienda che vanta una nuova gamma di proiettori con ottiche dedicate all’arte. Sono molto lieto di poter collaborare con queste eccellenze. La mostra sarà infine eccezionalmente accompagnata da un testo inedito dello scrittore e amico Fabio Genovesi, che ringrazio. Grazie poi all’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, alla Direttrice della Fabbrica del Vapore, Maria Fratelli, e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa mostra.


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Un progetto unico

Tra la realtà virtuale e l'arte di Giannelli scultore.

Critica

Ovvero, ciò che dicono di me.

Carlo Pizzichini

...Vorrei raggruppare tutte queste riflessioni, le interpretazioni e i pensieri, intorno alla grande scultura; costituirebbero uno spaccato filosofico del mondo, una valenza artistica che da sempre ho intravisto nel lavoro di Giannelli e che rende paradossalmente la sua scultura figurativa, un intervento chiaramente concettuale, dove le motivazioni e l'idea soverchiano la carne, e la fragilità del corpo lascia il dominio a qualcosa di più etereo e delicato ma anche più duraturo e universale: il pensiero e il giudizio. La nostra epoca, epoca della complessità, dell'arte espansa e dell'arte liquida, invita a riflettere sugli sconfinamenti e il superamento dei confini tra generi e discipline, proprio là dove si colloca anche la scultura di Emanuele Giannelli, presentandosi ora solitaria, ora a gruppi, ora gigante o piccolissima, in resina ma anche in bronzo, terracotta e ceramica raku, mezzi antichi che fanno da filtro all'esondazione della ricerca più spiccatamente contemporanea delle modellazioni 3D e delle invenzioni dell'Intelligenza Artificiale.

Sulla mostra Forme nel Verde in Val d'Orcia

Stefano Frascarelli

"Le sculture di Emanuele Giannelli congelano la condizione umana attuale e ce ne sottopongono una visione che potrebbe non piacere: è possibile, addirittura probabile, che il mondo contemporaneo stia trasformando sostanzialmente l’uomo e che una delle caratteristiche salienti di questo nuovo essere sia paradossalmente una carenza di umanità. Nessuno potrà affermare tale verità in modo inconfutabile ma la sensazione è che a governarci siano sempre più codici numerici e non codici morali".

Sull'Artista

Gianluca Marziani

La forte consapevolezza di Giannelli risiede nella capacità di gestire materiali diversi ed eterogenei che gli permettono di lavorare anche su aspetti mimetici, sulla dicotomia tra apparenza e realtà della materia che trovo molto interessante anche da un punto di vista logistico grazie alla duttilità che le resine possiedono. Giannelli è romano ma si è trasferito giovane in Toscana, nella patria della scultura per eccellenza, a Pietrasanta. Ciò che più mi ha colpito di questo artista è la sua intelligenza estetica, il suo sapiente dialogo con lo spazio. In Italia la sua presenza esprime un'anomalia ma, al medesimo tempo, egli è un apri pista per le nuove generazioni, è come se stesse dicendo che esiste anche questa strada, una strada che non è né retrograda né conservatrice, ma che possiede una forte spinta verso il futuro. "Le differenti matrici estetiche che denotano l'approccio plastico scultoreo dell'opera di Emanuele Giannelli afferiscono a un sentimento strettamente legato al nostro patrimonio culturale che trae radici nel figurativismo della statuaria antica. Narrare oggi di un linguaggio contemporaneo che cerca le sue origini nell'antichità è una sfida complessa e dai risultati mai univoci."

Per la mostra "To Lie or Not to Lie"

Andrea Barretta

Altro come possibilità..."dell'uomo che riguarda l'uomo, in diverse forme a legittimare il valore dell'interazione, in un crescente carico di domande, d'inquietudini che aumentano la nostra soglia di turbamento nella dicotomia di trepidante impassibilità, nell'influenza reciproca di cause che ci fanno sentire protagonisti in una narrazione della società dell'apparire. Stati d'animo della memoria, nel vagheggiare nello sguardo dell'altro, e in esso perderci o ritrovarci. Perché Emanuele Giannelli sfiora plasmando e crea la condizione della conoscenza, quale termine di confronto per indicare un atteggiamento maestoso e allo stesso modo impietoso, perché siamo portati a grandi cose 'ma andiamo a far male ad altri per avere la nostra libertà', senza istruire altro come possibilità per quel che 'potrebbe essere e non siamo', precisa il nostro artista".

Per la mostra "Altro come Possibilità"

Nicolò Bonechi

Ecco che quindi si rende necessaria una riconoscenza personale e sincera nei confronti dell'artista, ma soprattutto della persona Emanuele Giannelli il quale, con la tipica ironia da borgata romana, ha saputo trasmettermi le proprie intenzioni creative. Sta tutto in questa semplicità di fondo il segreto del Nostro: attraverso un linguaggio sarcastico e pertanto facilmente riconoscibile, riesce ad affrontare tematiche esistenziali quali la discriminazione razziale e sessuale, la codificazione sociale, l'industrializzazione e la relativa serializzazione identitaria.

Per la mostra "Identità Alterate"

Enea Chersicola

"Ci sono due uomini in te, non vedi? Uno che uccide...L'altro che ama". Roxanne Pronunciata da un personaggio minore del film Apocalypse Now Redux, questa citazione illumina la dualità dell'essere umano: la sua parte costruttiva e quella distruttiva, la sua natura materna contro quella politica, la sua anima sognatrice contro quella combattiva. Questo, a mio avviso, è un tema centrale nella ricerca artistica di Emanuele Giannelli.

Per la mostra "La Danza degli Utopisti"

Luca Beatrice

Giannelli segue la filosofia del contemporaneo, come molti artisti della nostra generazione, cresciuti sulle derive post-industriali: che il meccanismo alienante dell'iperproduzione, glorificato nei mostruosi santuari su cui si aggrappano le periferie urbane, possa contenere un altrettanto marcato desiderio di opposizione, di ribellione, di esaltazione della differenza. Quella cultura post-industriale, che avrebbe voluto trasformare tutto nel megastore dell'infelicità umana tra fabbriche, prodotti e consumi, ha invece esaltato l'anima del diverso. Primo strumento di indagine il corpo, primo vettore di una logica di ribellione dal sistema: portarne su di se i segni (dal tatuaggio al rave, dallo stato di allucinazione allo scontro di piazza) ha significato sottrarre il soggetto-oggetto al possibile meccanismo di mercato. Il corpo è fluido e schizza via, si espande e si contrae senza mai fermarsi. Per questa ragione la postindustrializzazione alternativa si è espressa soprattutto attraverso il connubio tra due immaterialità: corpi e suoni. I rumori ottenuti con gli strumenti del sistema lavorativo, se esasperati, esasperanti e parossistici, ribaltano l'unitarietà alienante e adomesticata per diventare urlo, pericolo, urgenza, allarme.

Tratto dal catalogo "Blocks"

emanuele giannelli

Emanuele Giannelli è uno scultore contemporaneo nato a Roma ma di base a Pietrasanta. Artista di respiro internazionale, sapientemente provocatore, Giannelli costruisce le sue opere sull'equilibrio perfetto tra arte figurativa e arte concettuale.

   

e-mail  info@emanuelegiannelli.it
mobile  +39 366 1843 396

opere

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